Domenica 7 agosto, alle ore 17, in piazza Mazzini a Demonte, di fronte alla casa natale di Lalla Romano, avrà luogo il ritrovo di “Sulle orme della penombra”, passeggiata letteraria guidata da Antonio Ria e Giovanni Tesio nei luoghi cari alla famosa scrittrice. L’iniziativa è organizzata dall’associazione culturale Marcovaldo e si inserisce all’interno del programma di attività 2011 dello Spazio Lalla Romano “Per incontrare Lalla”. La partecipazione è gratuita. Per maggiori informazioni rivolgersi al numero verde della Regione Piemonte 800-329329.
“La passeggiata letteraria nei luoghi di Lalla Romano – spiega Giovanni Tesio –, è intitolata ‘Sulle orme della penombra’ perché si fonda sulla ‘Penombra che abbiamo attraversato’, il libro più demontese di Lalla Romano, pubblicato nel 1964. La passeggiata consiste in un percorso essenziale lungo i luoghi che la penombra evoca”.
Dalla casa di Lalla bambina, “dominante su tutte”, sede dell’ex “Albergo Europa” che ne occupava “due piani”, con il portico e “i tre arconi profondi”, proprio all’ingresso del paese, “in cima alla breve piazza sghemba” intitolata a Giuseppe Mazzini, al “Borgo Sottano” visto dall’alto del ponte sul Cant. Dall’Albergo del Giglio (forse perché “era stato disegnato da papà”), una linda costruzione in composto stile floreale sulla Piazza Nuova (ora dedicata al partigiano Renzo Spada), alla Parrocchia con l’interno barocco, un misto di ingenuo e di teatrale. Dal Parco (cambiato solo il nome dei proprietari), al Castello (il luogo delle “merende”). E ancora dal Comune, o Palazzo Civico a due piani, al Cimitero lontano dal paese, “nascosto e protetto dalla collina del Castello”, con la tomba d’angolo di cui Lalla Romano parla per la prima volta nel libro del marito Innocenzo, “Nei mari estremi” (1987): la croce scavata nella pietra. Una visita itinerante e guidata, arricchita da letture specifiche, alla ricerca delle meravigliose corrispondenze che legano alle parole molti quadri e disegni dei tre cataloghi pubblicati a cura di Antonio Ria (“Lalla Romano pittrice”, 1993; “Disegni”, 1994; “L’esercizio della pittura”, 1995) e a molte fotografie di “Lettura di un’immagine” (1975), poi diventato “Romanzo di figure” (1986), poi “Nuovo romanzo di figure” (1997), poi, ultimo, “Ritorno a Ponte Stura” (2000).