DICIASSETTE PERSONE DECIDONO LA FINE DEL NUOTO AGONISTICO A VERCELLI - Disabili, anziani e infanti nell'acqua fredda finchè non sarà ristrutturata Via Prati - Costo dell'operazione: 3,5 milioni di euro
Vercelli non potrà mai più
ospitare una gara di nuoto.
Non avrà più (almeno per decenni) una
vasca al coperto con tribune.
Non avrà più una vasca più piccola, al
coperto, con temperature dell’acqua e altezza adatta a disabili, infanti,
Utenti speciali e bisognosi di elevate temperature dell’acqua di balneazione.
Si sono opposti a questa
scelta: Piero Boccalatte, Roberto Scheda,
Paolo Campominosi, Andrea Conte, Maura Forte, Alberto Fragapane, Alfonsio
Giorgio, Michele Cressano, Manuela Naso, Renata Torazzo.
Gli altri assenti o astenuti.
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Ma andiamo con ordine.
Oggi, come annunciato nei giorni
scorsi, il Consiglio Comunale di Vercelli che aveva, all’Ordine del Giorno,
anche una sostanziosa “variazione di Bilancio”.
Di che si tratta?
Si tratta di “correggere” l’originaria
previsione del Bilancio preventivo, “sistemando” alcune voci, man mano che si
presentano nuove esigenze, non prevedibili.
L’esigenza di oggi era questa:
chiedere un mutuo a tasso zero all’Istituto per il Credito Sportivo di Roma,
affinchè mettesse a disposizione 1,4 milioni di euro rimborsabili in 20 anni,
per “completare” la ristrutturazione del Centro Nuoto di Via Baratto.
Come sappiamo, il “Coperchio” voluto
dalla Giunta di Maura Forte e fortemente osteggiato – nel passato mandato – da Lega
e Forza Italia, ora è altrettanto fortemente voluto dalla Giunta di Lega, Forza
Italia, Fratelli d’Italia ed il nuovo raggruppamento di “Cambiamo”, i seguaci
del Governatore della Liguria Giovanni Toti.
Battaglie epiche, per scongiurare la
possibilità che Vercelli fosse sfregiata e lo sport vercellese inibito per anni,
con la struttura telescopica edificata cancellando la vasca grande esterna, una
delle poche rimaste a otto corsie.
Non che la precedente
Amministrazione abbia scusanti.
E’ l’idea stessa di coprire una vasca
esterna ad essere insostenibile.
Questi sono riusciti a
peggiorare ancora le cose.
Come?
Semplice.
Hanno detto: non ristrutturiamo più il vecchio stabile del Centro Nuoto, ma
lo buttiamo giù.
E, fin qui, potrebbe anche
starci: forse conviene radere al suolo ed
edificare una nuova vasca coperta, con vasca minore, tribune per le gare, e via
discorrendo.
Si è sempre detto, è sempre stata una
delle ipotesi ragionevoli: talvolta meglio ricostruire che ristrutturare.
In ogni caso, l’altra, il Coperchio,
resta un doppione, ma tant’è, ormai il danno (quel danno) è fatto.
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Ma no.
Oggi viene fuori la verità: buttano giù lo stabile vecchio e, al suo posto, fanno altre
due vasche estive.
Possibile?
Possibile.
Non è facile, oggi, in
Consiglio Comunale, fare tirare fuori il
rospo all’Assessore alle piscine, Massimo Simion.
Il filmato che vediamo ricorda da
vicino un remake di Amici Miei con la famosa scena della supercazzola.
Ci provano, però, i Consiglieri Paolo
Campominosi, Andrea Conte, Maura Forte, Renata Torazzo e Piero Boccalatte e altri.
In maggioranza tutti muti
e rassegnati.
Tra le fila delle forze politiche che
si sono prese una responsabilità del genere è forte il disagio, molti non sono
d’accordo.
Ma se non fossero stati d’accordo non avrebbero dovuto fare altro che votare contro.
O, meglio ancora, discutere in
maggioranza fino a prendere decisioni più serie.
Se hanno deciso di
piegarsi sono fatti loro.
Sapranno loro perché.
E’ una questione che non appassiona
nessuno.
Men che meno quelli che non potranno
più fare una gara di nuoto.
Perché non potranno?
Semplice.
Sotto il Coperchio non c’è
spazio per una tribuna.
Senza tribune non è possibile ospitare
nessuna manifestazione agonistica, nemmeno i Giochi della Gioventù.
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Sotto il Coperchio non ci
sarà nemmeno la vasca minore, per
bambini, disabili, persone in attività fisica adattata.
Immaginare che queste categorie di
Utenti potranno andare comunque nella vasca grande è semplicemente un’affermazione
da fantasisti.
Certo che potranno andare.
Ma a quale temperatura
dell’acqua di balneazione?
Nell’unica vasca sotto il coperchio l’acqua
sarà tenuta per tutti – per esempio - a 32 gradi?
I fantasisti hanno una risposta pronta
per tutto e talvolta le gag possono far ridere, come rideva il Franti: dove lo
mando un bambino autistico?
Ma lo mando nella vasca a
28 gradi, sai che sorpresa!
E la Signora anziana che fa un po’ di
riabilitazione?
Sempre nell’acqua a 28
gradi, sai come si tonifica?!
Gag da fantasisti.
Il Franti sorriderebbe.
Ma nemmeno Edmondo De
Amicis avrebbe potuto immaginare che tutto
ciò potesse costare 3 milioni e mezzo di euro.
Come i Consiglieri Tullia Babudro,
Simone Boglietti Zacconi, Margherita Candeli, Donatella Demichelis, Giovanni
Fortuna, Francesco Iacoi, Romano Lavarino, Gian Carlo Locarni, Martina Locca,
Giorgio Malinverni, Damiano Maris, Martina Miazzone, Giorgio Pipitone, Carlo
Riva Vercellotti, Jose Saggia, Pino Cannata mostrano di condividere.
Condividere nel merito e dal punto di
vista della responsabilità nei confronti dei cittadini.
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Per oggi finisce qui.
Il deprimente filmato che pubblichiamo
in questa pagina dice molto.
Per una volta, al Sagace
Simion non si può imputare più di tanto.
Attacca l’asino dove vuole
il padrone.
Dicono i bene informati che la scelta
di abbattere e fare solo vasche esterne sia fortemente voluta dal Primo
Cittadino.
Il resto si potrà venire a sapere
quando sarà pronto il progetto vero e proprio di queste vasche esterne nuove
fiammanti, in un territorio che ne ha già, nel raggio di 15 chilometri, altre 14.
Quattoridici, più due, sedici.
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Nel 2013, 18 dicembre, la Giunta di Andrea Corsaro II aveva proposto al Consiglio Comunale
di ristrutturare il vecchio stabile
con un project financing di 500 mila euro.
E, al netto della spesa per la
bonifica dell’amianto, la previsione di spesa sarebbe anche stata congrua.
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Oggi, le prime somme sono
queste.
Si sono spesi 2 milioni di euro per il
Coperchio.
Altri 1,4 milioni di euro per
abbattere il vecchio stabile e per realizzare le due vasche estive.
Quasi tre milioni e mezzo
di euro per non fare più gare, non
avere più nemmeno una vasca coperta per i bambini e disabili.
Poi, dicono che ristruttureranno Via
Prati.
Un passo avanti, rispetto alla Giunta
Corsaro II che aveva pensato di abbatterla perché “i muri erano vecchi” ed
anche rispetto alla Giunta di Maura Forte, che la pensava nello stesso modo.