“Il 20 maggio
2020 celebreremo anche noi la Giornata Mondiale dell’Ape, distinta in Italia in
due sottospecie autoctone – la Ligustica e la Sicula – che la legge considera
risorse di interesse pubblico, strategica per biodiversità e agricoltura”.
A ricordarlo il presidente della FAI-Federazione Apicoltori Italiani, Raffaele Cirone,
che considera questa celebrazione globale l’occasione per riflettere sulle
potenzialità dell’apicoltura, da anni in crisi per il continuo ridursi delle
produzioni di miele, ma sempre più essenziale per l’insostituibile funzione
impollinatrice che le api sono chiamate a svolgere negli ambienti rurali,
naturali e urbani.
Gli
apicoltori censiti in Italia sono circa 60.000, detengono un
patrimonio di alveari in continua crescita che, nonostante le numerose
avversità, nel 2019 ha raggiunto 1.800.000 alveari, capaci di generare 2
miliardi di Euro di valore della produzione delle colture di interesse
agro-alimentare e dei servizi eco-sistemici.
“La Giornata
Mondiale delle Api – rimarca il presidente di Confagricoltura
Alessandria Luca
Brondelli di Brondello - sia dunque momento utile a far conoscere l’essenziale
ruolo delle api nel preservare ecosistemi rurali ed urbani: anche lo
spargimento di semi di fiori utili alla produzione di nettare e polline, fonti
di sopravvivenza dell’ape, è un atto concreto e capace di salvare la sentinella
dell’ambiente in cui viviamo”.
Redazione
di Vercelli