A dieci giorni dal nostro primo “focus” sulla diffusione
dell’epidemia da Coronavirus in Piemonte e tra le sette maggiori città della
provincia di Vercelli,
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leggi qui –
i dati di oggi, 20 novembre, elaborati sempre sulla
base di quelli ufficiali diramati dall’Assessorato alla Sanità della Regione
Piemonte forniscono sostanziali conferme.
Oggi il Piemonte ha superato la soglia delle 144.038 (erano 104 mila il 10 novembre) persone
contagiate da Coronavirus.
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qui nel dettaglio i dati diramati oggi,
a
livello regionale -
Per rendere possibile una lettura comparata della
situazione, come evoluta nei 10 giorni trascorsi, adottiamo la stessa griglia
espositiva, con i raffronti diretti
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LA
“LETALITA’” DELL’EPIDEMIA
Innanzi tutto, un raffronto che aiuti a comprendere
la cosiddetta “letalità” dell’epidemia.
Cioè il confronto, provincia per provincia,
nell’ambito del Piemonte, tra numero di contagi e decessi.
In rosso i dati del 20 novembre,
in nero e tra parentesi quelli di 10 giorni fa.
Partiamo dal dato regionale.
In Piemonte si registrano, come abbiamo visto,
dall’inizio della pandemia, a marzo 2020, 144.038 (104.314 il 10 novembre) casi e, di questi,
sempre dall’inizio della pandemia, 5.419 (4742)
sono risultati letali, cioè il 3,76% (4,54%).
La
situazione provincia per provincia.
Alessandria – 12.452 (9.144) casi, di cui
letali 841 (742) pari al 6,75% (8,11
%) -
Asti – 6.564
casi (4.766) – letali 322 (290) – 4,90% (6,08%)
-
Biella – 5.076 casi (3.314) – letali
266 (244) – 5,20% (7,36%)
Cuneo - 18.643 (13.472) – 590
(475) – 3,16%
(3,52%) -
Novara – 10.841 (7691) – 508
(461) – 4,68%
(5,99%) -
Torino - 78.293 (57.696) – 2.393 (2088) – 3,05% (3,61%) -
Verbania C.O. - 4.490 (2694) – 168
(143) – 3,74%
(5,3%) -
Vercelli – 5.443 (3809) – 280
(249) – 5,14%
(6,53 %) -
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IL
TREND NELLE CITTA’ DELLA PROVINCIA
Ma quanto aumenta, nel recente periodo, il numero di
contagi, nell’ambito della provincia di Vercelli?
Prendiamo per riferimento questo parametro,
anch’esso elaborato dalle comunicazioni quotidiane rese dalla Regione.
La rilevazione, in questo caso, è tuttavia diversa.
Perché si indaga non il numero complessivo dei
contagi, come “sedimentati” dal primo giorno di marzo 2020 ad oggi.
Bensì si ha riguardo per le persone attualmente
colpite da Coronavirus, al netto, cioè, di quelle che sono guarite, in via
di guarigione, oppure, purtroppo decedute.
Insomma, coloro che, in questo momento, sono colpiti
dal virus.
Ed è importante esaminare il trend, proprio dal 10
novembre (fino ad oggi, 20 novembre compreso): è forse presto per
trarre anche empiriche conclusioni circa l’efficacia delle misure di
prevenzione adottate nella zona rossa. Si tratta, però, di dati che vale la
pena di esaminare.
Sempre in rosso la
rilevazione del 20 novembre, in nero e tra parentesi quella del
10 novembre.
Incominciamo dal Capoluogo che vedeva, il 10
novembre scorso, (505) residenti positivi al virus.
Oggi, 20 novembre, sono diventati 622, (+
123%)
Varallo Sesia – (124) il 10 novembre, 157 oggi
(+126,6%)
Borgosesia – (160) – 225 (+140,62%)
Gattinara – (101) – 179 (+163,95%)
Santhià – (86) -141 (+163,95)
Crescentino – (72) - 83 (+115%)
Trino – (70) – 77 (+110%).
Come si vede, in termini di trend, le due città che
subiscono il dinamismo maggiore dei contagi (nel periodo 10 – 20 novembre 2020)
sono Santhià e Gattinara.
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CONTAGI
RAPPORTATI AL NUMERO DI ABITANTI
Ma cosa significano questi numeri in termini
di indice di penetrazione?
Cioè, quali segnali si ricavano rapportando il
numero di persone positive, rispetto al totale degli abitanti di ogni
singola città?
L’elaborazione che mette in relazione il numero
di casi (sempre registrato oggi, 10 novembre) rapportato ad ogni
mille abitanti, dà luogo alla seguente immagine.
Sono sempre riportati in rosso i dati
odierni, in nero e tra parentesi quelli del 10 novembre.
Vercelli, 13,51 casi - (10, 97) ogni mille
abitanti;
Varallo Sesia, 21,99 - (17,37);
Borgosesia, 17,90 - (12,73) ;
Gattinara, 22,88 - (12,91);
Santhià, 16,65 - (10,16);
Crescentino, 10,66 (9,25);
Trino, 10,95 (9,96).
Trova dunque una conferma sostanziale il dato che
vede le criticità maggiori nei tre centri valsesiani, mentre il Capoluogo e
Santhià si attestano su valori medi rispetto alle città della provincia.
Tra queste spiccano ancora Crescentino e
Trino per una più mitigata incidenza del virus, in
rapporto all’entità della popolazione residente.