È
stata molto ampia la partecipazione all’Assemblea nazionale delle Città del
Vino che si è tenuta, 11 luglio alla Villa Parisini di Basciano, nel Comune di
Monteriggioni, a pochi passi da Siena.
Tra
partecipanti effettivi e deleghe sono stati ben 157 i Comuni rappresentati su
430 Soci attuali. Villa Parisini è sede dell’Associazione nazionale Città
dell’Olio, che gentilmente si è resa disponibile ad ospitare l’evento, così
come l’Amministrazione Provinciale di Siena che è proprietaria dell’immobile e
che ne ha concesso l’uso.
È
stata la prima assemblea nazionale dell’era covid-19 ma questo non ha impedito
una “bella partecipazione” come ha sottolineato il presidente Floriano Zambon
nella sua relazione introduttiva. Un minuto di raccoglimento è stato fatto per
ricordare la figura di Paolo Benvenuti, storico direttore generale
scomparso lo scorso febbraio, e anche altri due grandi amici delle Città del Vino
che nel frattempo ci hanno lasciato: Paolo Saturnini, ex presidente nazionale dal
2000 al 2003 e Gianfranco
Tosi, a lungo Consigliere nazionale e Coordinatore degli
Ambasciatori delle Città del Vino.
“Vorrei
ringraziare – ha detto Zambon – chi è stato vicino a Paolo Benvenuti e alla sua famiglia.
In suo nome stanno fiorendo molte iniziative: ricordo, ad esempio, la wine
business school di Tollo e l’intitolazione di una vigna a suo nome nel parco di
Lamezia Terme. A novembre, in occasione di Urban Promo, fiera dell’urbanistica
che si svolge alla Triennale di Milano, ricorderemo Paolo Benvenuti con un
seminario di studi e approfondimento sui temi che a lui erano più cari:
ambiente, sostenibilità, gestione del territorio, cura del paesaggio, qualità
della vita nelle città del vino”.
Marcello
Bonechi,
Sindaco di Castellina in Chianti, ha portato il saluto dell’Associazione
nazionale Città dell’Olio a nome del nuovo presidente Michele Sonnessa. “Abbiamo un
protocollo d’intesa firmato tra e due associazioni da rilanciare in maniera
concreta per metterci nelle condizioni di camminare insieme e condividere
obiettivi comuni.” Come l’approvazione della proposta di legge sulle
città del vino e dell’olio che giace ormai da più di un anno in Commissione
Agricoltura della Camera e che consentirebbe il riconoscimento ufficiale per
legge delle due Associazioni “una forte spinta – ha ricordato Zambon
– al nostro
accreditamento presso i tavoli in cui di discutono le sorti della filiera agro
alimentare, del vino e dell’olio.”
“Nonostante il
virus – ha affermato Zambon – non ci siamo arresi. Un esempio è l’aver comunque
programmato con il Movimento Turismo del Vino la prossima edizione di Calici di
Stelle, dal 2 al 16 agosto; ringrazio il Comune di Cocconato d’Asti che subito
per primo ha aderito al nostro invito e sottolineo soprattutto la
partecipazione del Comune di Vo’ Euganeo che ha deciso di fare Calici di Stelle
proprio per dare un segnale di ripresa e di speranza; ricordo che Vo’ è stata
la prima zona rossa e ha registrato il primo decesso per covid-19. Se Vo’ si è
fatto avanti allora l’invito è anche per gli altri comuni che seguano il suo
esempio”.
All’ordine
del giorno dell’Assemblea, tra gli altri punti, anche l’istituzione della
Capitale Italiana del Vino 2021, un riconoscimento annuale che metterà al
centro un Comune e il suo territorio: l’intento è quello di dare ogni anno una
forte visibilità ad un territorio attraverso sia gli eventi e le iniziative che
fanno parte dle calendario ordinario, sia con appuntamenti specifici dedicati
in particolare alla filiera vitivinicole e al Città del Vino. Le candidature
sono aperte sulla scorta di quanto avviene per l’indizione della Capitale
Europea del Vino di Recevin, la Rete europea delle Città del Vino, che vede a
rotazione coinvolte comunità italiane, del Portogallo, della Spagna e di altre
realtà vitivinicole europee.
Zambon ha poi ricordato i principali avvenimento
che attendono Città del Vino nel 2021, molti dei quali rinviati
all’anno nuovo a causa della pandemia, come la partecipazione al Vinitaly,
l’organizzazione del Concorso enologico internazionale Città del Vino che si
terrà come previsto a Castelvetro di Modena, il prolungamento della stagione
del Palio Nazionale delle Botti con più tappe in programma tra la fine di
quest’anno e il prossimo. Ha ricordato infine che nell’autunno 2021 si terrà il
rinnovo del Consiglio Nazionale e degli organi dirigenti dell’Associazione.
Il dibattito che è seguito è stato intenso e partecipato; sono stati ricordati
i principali temi in discussione, la necessità di dare più forza
all’associazione in termini di partecipazione ai tavoli nazionali e regionali
per dare forza e ascolto alle istante che provengono dai territori del vino e
dai tanti sindaci, tanto più adesso che devono fare i conti con la crisi che la
pandemia ha determinato nel settore turistico e per le aziende che devono
sopportare la mancata vendita dei loro vini sia sui mercati internazionali sia
localmente dopo la chiusura forzata di ristoranti e attività enoturistiche.
Tra
gli interventi anche quello di Stefano Vercelloni Vicepresidente
dell’Associazione e Coordinatore Città del Vino del Piemonte: “Nell’azione di
tutela e programmazione dei Territori del Vino è fondamentale accedere ai fondi
strutturali europei PSR, OCM Vino, ecc. In questa attività di programmazione
l’Associazione deve supportare i Comuni viticoli che sono l’interlocutore
principale ed istituzionale sul territorio”.
Mario
Sandri assessore di Alba ha ribadito “l’importanza di
una politica territoriale, incentivare la possibilità di vivere i nostri territori con esperienze gastronomiche
dirette con le emozioni e le passioni
che si trovano nell’ambiente rurale”.
Nutrita
è stata la partecipazione piemontese
diretta e delegata alle Assemblee, che ha visto presenti oltre a Stefano
Vercelloni e Mario Sandri,
Guglielmino Valentino di Gattinara, Piero
Rossi di Ghemme, Piero Rivetti di Guarene e i Comuni delegati: Maggiora,
Romagnano Sesia, Vigliano Biellese, Quaranti d’Asti, Boca, Mezzomerico,
Bogogno, Canelli, Verduno, Barbaresco, Briona, Ovada, Brusnengo, Villa del
Bosco, Fara Novarese, Suno, Cocconato d’Asti, Serralunga d’Alba, Dogliani,
Borgomezzavalle.
Redazione
di Vercelli