Drammaticamente intrecciatesi
lo scorso 4 febbraio, le vicende giudiziarie sono tuttavia nettamente separate.
Oggi si è tenuta la prima udienza del processo a carico di Mario D’Uonno, l’ex Guardia
Giurata che il 4 febbraio scorso ha tentato di uccidere la Signora Simona Rocca, l’impiegata del Centro Commerciale
in area Carrefour.
La cronaca dei fatti è nota, rimandiamo
agli articoli che aprono questa pagina per ripercorrerla.
Oggi ci limitiamo a quella
giudiziaria.
Perché la vicenda di Simona non nasce
per caso.
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Da tempo il D’Uonno la tormantava
mettendo a segno quelli che la Legge penale chiama “Atti persecutori”, noti
comunemente come stalking.
Il campionario delle molestie
(che, non va dimenticato, sono vere e proprie forme di violenza, a prescindere dalle concrete fattispecie che possano integrare)
è quello purtroppo ben noto in tanti casi come questo.
Telefonate, messaggi con illustrazioni
di fiamme, appostamenti, pedinamenti, parole volgari, minacce.
La Signora Simona Rocca ha presentato
querela a gennaio 2018, poi integrata anche con altri successive esposizioni di
fatti.
Oggi la prima udienza, dunque, davanti
al Giudice Dott. Paolo De Maria.
La Pubblica Accusa retta dai Sostituti
Dott. Davide Pretti e Dott.ssa Anna Caffarena, entrambi
presenti in Aula.
Le difese: per la Parte lesa Simona
Rocca l’Avv. Fabio Merlo del Foro di
Vercelli, per l’imputato Mario D’Uonno, l’Avv. Enrico Faragona del Foro di Novara.
La prossima udienza di
questo processo è fissata il 18 marzo 2019,
alle ore 11,30.
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I fatti del 4 febbraio scorso sono, invece, dagli Inquirenti qualificati come tentato omicidio: l’iter giudiziario è agli inizi.
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Intanto resta riservata la prognosi che
i Sanitari ancora non sciolgono per Simona Rocca, le cui condizioni sono
stabili.